La stregoneria – Parte 2. La caccia alle streghe

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Nelle puntate precedenti

La settimana scorsa abbiamo cercato di capire quali fossero le origini storiche della stregoneria e della nascita delle streghe e abbiamo potuto constatare la vastità di questo argomento. Infatti ci sono rimandi alla magia e agli stregoni fin dal Paleolitico dove appaiono in delle pitture rupestri, per poi passare nel mondo classico dove comincia a farsi largo l’immagine della strige come essere femminile assetato di sangue, fino ad arrivare all’affermarsi del Cattolicesimo e all’introduzione della figura del Diavolo.

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Chiesa Vs Streghe

Lunedì scorso avevamo accennato che partire dal XIV secolo cominciava a farsi largo la paranoia che ci fossero degli adoratori di Satana che non volevano altro se non la distruzione del mondo.
Una data importante è il 1398, quando l’Università di parigi afferma che la magia esiste ed è reale, non un frutto dell’immaginazione. Questa affermazione dà il colpo di grazia ai paranoici della stregoneria.
Nel 1484 Innocenzo VIII (divenuto papa quello stesso anno) conferma la sua preoccupazione circa il dilagare di eventi di eresia e stregoneria promulgando la bolla Summis desiderantes affectibus. Il neopapa affida l’arduo compito di debellare le streghe a due frati domenicani: Heinrich Kramer (Institor) e Jacob Sprenger. Kramer pubblicherà pochi anni dopo quella che verrà ricordata come la bibbia dell’inquisizione, il Malleus Maleficarum – di cui vi parlerò nel prossimo paragrafo – dando così inizio alla caccia alle streghe e che vedrà morire dalle 40 alle 60 mila donne.

Il Malleus Maleficarum – Il Martello delle Streghe

Il Malleus Maleficarum viene pubblicato per la prima volta a Stresburgo sul finire del 1486 e prende ispirazione dal più vecchio Formicarium (formichiere) di Johannes Nider. Nello specifico il Martello delle streghe riporta il quinto libro in cui vengono descritti gli inganni malefici, ossia tutto ciò che proveniva dall’universo femminile e che riguardava la femminilità. Per farla breve la morale del Formicarium vede un parallelismo tra la vita organizzata delle formiche e quella degli uomini, fedeli della Chiesa. In quest’ organizzazione a stonare sono le donne, in quanto creative e seduttive (la parola seduzione deriva etimologicamente da _portare fuori dalla retta via). Questo concetto è alla base del Malleus Maleficarum che di fatto condanna tutto il mondo femminile che colpisce gli uomini nella loro virilità. Il tutto viene giustificato dalla convinzione degli autori che il termine femmina derivi da fides minus (senza fede, con minor fede) – invece significa colei che allatta/nutre/genera – . Insomma è un elogio alla misoginia.
Nel libro, che verrà ristampato fino alla fine del 1600, vengono descritte tutte le pratiche stregonesce, come riconoscerle e come combatterle. Un vero manuale del buon inquisitore.

Il Centro Studi di Psicolgia e Letteratura ha analizzato il testo e ne ha dedotto che

Dalle pagine del Martello delle streghe emerge il sintomo di un delirio sessuale-politico-religioso attraverso il quale i suoi autori infieriscono contro i loro stessi sogni e aspirazioni più segrete proiettati in corpi femminili.

Ma dai?

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L’inquisizione

Storicamente nasce intorno al 1184 a Verona. Succesivamente, nel 1252 papa Innocente IV perfeziona l’inquisizione autorizzando l’uso della tortura ai danni degli eretici. Nel 1300 viene estesa anche alla lotta alla stregoneria. Questa è nota come Inquisizione Medievale. Verso la fine del 1400, nasce invece l’Inquisizione spagnola, che però nulla aveva a che vedere con le streghe. Questa inquisizione, infatti, è stata voluta da re Ferdinando per eliminare i musulmani e gli ebrei dal regno.

La caccia alle streghe

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La caccia alle streghe copre un periodo abbastanza vasto, comincia circa nel 1450 e termina, con l’ultima condanna a morte, nel 1750. C’è da precisare che dietro alle numerose condanne a morte non c’è la Chiesa, bensì l’autorità civile. La Chiesa , infatti, non ha mai adottato il Malleus Maleficarum come libro di riferimento. In più già nel XVI secolo aveva espresso severi dubbi sulle pratiche messe in atto contro le presunte streghe. Il problema fondamentale era legato al fatto che la stregoneria poteva veniva classificata come una forma di eresia, un crimine civile che prevedeva la pena capitale. Nella fattispecie la morte sul rogo, perché il fuoco, stando sempre al Martello, era l’unico in grado da purificare i “peccati” delle streghe.
Ma, forse, il discorso legato alla caccia alle streghe è in realtà ancora più ampio e comprende anche un cambiamento socioeconomico che ha portato allo sgretolarsi delle comunità agricole a favore di un crescente capitalismo. Questo ha portato ad un crescendo di povertà nei ceti sociali più deboli e ad andarci di mezzo sono state per lo più le donne, che si sono trovate private dei loro mezzi di sostentamento a favore di una società più feudale, e anziane che tendevano maggiormente a ribellarsi. Che a ben vedere sono state inizialmente la maggior parte delle persone condannate per stregoneria. Questo spiega, in parte, la figura ideologica della strega come una donna vecchia e mal vestita. Inoltre, le donne venivano condannate soprattutto per crimini sessuali e riproduttivi come l’aborto, la seduzione ed essere la causa di impotenza maschile. Inoltre, ricoprivano ruoli di curatrici o levatrici e quindi maggiormente suscettibili ad essere sospettate di stregoneria, o divinazione per la capicità di ritrovare oggetti smarriti.
Come avrete capito, è molto importante contestualizzare la caccia alle streghe con il periodo storico in cui si è sviluppato, ossia la nascita di un sistema capitalistico che vede negli esseri umani delle macchine da lavoro e da guadagno e una minaccia in tutto ciò che non è utili ai fini della forza lavoro. In quest’ultima rientrano anche tutte quelle persone a cui è stata tolta la terra e la casa e si è trovata costretta a sopravvivere della carità dei più ricchi. Altro fatto importante riguarda anche l’importazione di oro e argento dal Nuovo Mondo che ha portato all’aumento vertiginoso del costo della vita. Un serpente che si morde la coda.

Questa era la seconda parte della saga della stregoneria. Cosa ne pensate? Lunedì prossimo parleremo nello specifico dell’Italia e dei casi di stregoneria del nostro Paese, delle principali torture utilizzate e concluderemo la terza puntata con dei cenni sulla magia moderna.

Vi ricordo che gli articoli del lunedì vengono commentati più approfonditamente alle 18:30 dello stesso giorno della pubblicazione su https://www.twitch.tv/marragiscastle

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