Il vero Jack Skeletron – la leggenda di Jack O’Lantern

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Chi non ha mai visto Nightmare Before Christmas alzi la mano. 

Uscito nel 1993, questo film di Tim Burton ha subito conquistato grandi e piccini riuscendo ad unire due festività molto distanti tra loro, Halloween e Natale. Ma non è del film che voglio parlarvi, bensì del protagonista: Jack Skeletron. Come potrete immaginare non è un personaggio totalmente frutto della fervida immaginazione di Burton, ma si ispira ad un personaggio del folklore irlandese chiamato Jack O’Lantern, colui che sfidò il Diavolo.

Stingy Jack

Ci sono alcune varianti della storia, ma in tutte incontriamo un personaggio non proprio buono e dedito all’alcol, Stingy Jack. 

Siamo in Irlanda e non è ben chiaro se Jack fosse un agricoltore o un fannullone, ma di sicuro aveva un brutto carattere

La prima sfida di Jack

Una sera del 31 ottobre, era come intento suo solito a tracannare grandi quantità di alcol in un pub. Proprio quella sera, il Diavolo si presenta davanti a lui e lo tenta per impossessarsi della sua anima. Jack, però, è un uomo molto furbo e decide così di fare un patto. Chiede al Diavolo di trasformarsi in una moneta in modo da potersi godere un’ultima bevuta prima della sua dipartita. Il Diavolo accetta pregustandosi già la sua nuova anima peccaminosa. Una volta trasformato in moneta però, Jack lo mette nel suo portafoglio sul quale è incisa una croce d’argento. Il Diavolo è cascato nella sua trappola e non può più liberarsi. Allora Jack gli propone una via d’uscita: lo avrebbe liberato ma non avrebbe dovuto prendere la sua anima ancora per un altro anno (c’è chi dice fossero 10 anni). Il Diavolo è costretto ad accettare e torna all’ inferno a mani vuote.

La seconda sfida di Jack

L’anno dopo torna a bussare alla porta di Jack con l’intenzione di prendersi la sua anima una volta per tutte. Ma Jack ha in serbo qualcosa per lui. Gli propone un ultimo gioco prima di andare all’inferno. Scommette che se si fosse arrampicato su un albero non sarebbe più riuscito a scendere. Il Diavolo accetta e si arrampica su un albero vicino. Una volta in cima, Jack incide una croce sulla corteccia impedendo al povero Diavolo di scendere. A quel punto il furbo Jack promette che avrebbe cancellato la croce a patto che non sarebbe più tornato per prendere la sua anima.

Jack O’Lantern

Dopo un anno Jack muore. Arrivato alle porte del paradiso, però, viene cacciato per via di tutti i peccati commessi. All’inferno, il Diavolo, ancora indispettito da come era stato preso in giro dall’uomo, non lo vuole. Jack si trova così a vagare nel mondo degli spiriti senza poter andare né in paradiso né all’inferno. Per deriderlo, il Diavolo gli dà un cero acceso in modo da poter illuminare il suo cammino di dannazione. Jack allora scava l’interno di una rapa e ci mette la fiammella per farla durare più a lungo e comincia a vagare in cerca di una casa in cui potersi riposare. Da qui il nome Jack O’Lantern.

Gli immigrati irlandesi giunti sulle coste americane non trovarono rape in cui accendere dei ceri per ingannare lo spirito di Jack e le sostituirono con le zucche. Per questo motivo ad Halloween si usa intagliare una zucca con il viso di Jack e accendere una candela al suo interno: per evitare che lo spirito di Stingy Jack possa insediarsi nelle case. Questo è anche il motivo per cui in Nightmare Before Christmas Jack Skeletron è il re delle zucche.

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